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Covid-19 e innovazione: cosa succederà nei prossimi 10 anni?

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Ogni periodo storico “difficile”, cioè in cui ci sono state carestie, recessioni economiche o epidemie, ha sempre portato dei grandi cambiamenti a livello globale. Che si tratti di sistemi governativi, economici o della società civile, parliamo comunque di una vera e propria alterazione dei modelli precedenti e della storia. Proviamo ad ipotizzare cosa accadrà nei prossimi 10 anni, osservando il rapporto tra covid-19 e innovazione.

Se nel 1300 la peste nera sostituì il sistema feudale con il più moderno contratto di lavoro e la più recente pandemia della SARS del 2002-2004 ha agevolato l’ascesa del colosso AliBaba (consacrandolo come primo marketplace online nella vendita al dettaglio in Asia, proprio per “l’ansia da contatto”) con Covid-19, stiamo già osservando i primi segnali di un cambiamento storico nei comportamenti di consumatori e aziende.

Covid 19 e Innovazione: cosa succede oggi?

Partiamo con il telelavoro. Oggi lo smartworking è incoraggiato dai Governi di tutto il mondo, sia per le aziende più tecnologiche che per quelle che ancora non hanno effettuato lo switch verso sistemi più all’avanguardia.

Compagnie aeree e negozi al dettaglio, ad esempio, sono attualmente fermi per impossibilità di approvvigionamento dai fornitori (a causa dell’interruzione dalle catene di produzione a livello globale) e per ovvia mancanza di domanda (a causa delle restrizioni sancite dai Governi).

Mentre queste tipologie di attività riprenderanno normalmente quando il “fermo generale” sarà terminato, alcune tipologie di aziende subiranno un’evoluzione totale nell’erogazione dei servizi, continuando ad utilizzare dei “sistemi” nati per le esigenze di questo periodo.

Covid-19 e innovazione: impatto economico nei prossimi 10 anni

Tutte le pandemie hanno un impatto diretto sull’economia (oltre che sulla psicologia di consumatori e aziende). Per il Covid-19, l’impatto economico è stato già abbastanza significativo: in pochi giorni l’offerta di vari prodotti essenziali è stata interrotta e la domanda è drasticamente diminuita. Se continua così, il Coronavirus potrebbe influenzare negativamente l’intero PIL globale.

Non appena il virus sarà contenuto definitivamente, i consumatori e le imprese proveranno seriamente a normalizzare l’impatto dell’isolamento, prima a livello psicologico e poi a livello economico. Le recessioni trasformano i modelli di business, riducendo inevitabilmente i costi di alcuni servizi e per contro, i loro prezzi. D’altra parte, le pandemie tendono a far nascere nuove categorie di imprese (magari già in fase di start-up) che con questi eventi imprevedibili, velocizzano i loro processi innovativi, aprendosi immediatamente al mercato.

Ma cosa possiamo aspettarci dopo il Covid-19? Quali innovazioni di questo periodo, rimarranno stabilmente nelle nostre vite?

Burocrazia semplificata

Parlando di cambiamenti sostanziali, il Covid-19 ha già permesso alla burocrazia dei Governi mondiali, di diventare immediatamente snella e veloce, mai come prima. Due esempi veloci?

  • In Cina, a Wuhan, è stato possibile realizzare un ospedale da 1000 posti letto, in soli 10 giorni;
  • In Corea del Sud sono stati condotti test velocissimi su oltre 200.000 cittadini, utilizzando gli smartphone per monitorare il movimento degli infetti (aggiornandoli in tempo reale).

Consci dell’esperienza del Coronavirus del 2020, tutti i Governi inizieranno ad investire sull’innovazione tecnologica delle città, per trasformarle in centri sempre più intelligenti (ed evitare di trovarsi “spiazzati” in eventuali eventi catastrofici come questo). A trarne vantaggio saranno società e startup in tutta Europa e negli Stati Uniti, focalizzate sul concetto di “città digitale”.

Lavoro a distanza ed educazione online

È facilmente prevedibile: il Covid-19 sarà un vero e proprio acceleratore per il lavoro a distanza e per l’educazione online. Bisognerà ovviamente comprendere cosa succederà quando tutta questa gente si troverà a lavorare insieme online ma… a tempo indeterminato.

Le aziende dovranno adoperarsi per salvaguardare la produttività e l’impatto sul morale di dipendenti e collaboratori, che prenderanno il contraccolpo da questo cambiamento. Le scuole, gli educatori e la formazione online, dovranno probabilmente adeguarsi alle nuove tecnologie per comunicare, probabilmente creando delle offerte che prevedano “anche” delle sessioni in presenza. Staremo a vedere…

Per adesso, le cose stanno andando abbastanza bene: dai meeting online, passando per webinar e videochat di gruppo, le persone si stanno riscoprendo utilizzatori di tecnologie sino a pochi giorni fa sconosciute.

Vedo sempre più gente volenterosa di imparare ad utilizzare sistemi di comunicazione nuovi, pur di non rimanere “isolate nell’isolamento”. Ovviamente, tutto questo, non morirà con la fine della pandemia, ma rimarrà nella nostra consuetudine, anche dopo questo “tsunami pandemico”.

Approvvigionamenti commerciali

Cambieranno le modalità di approvvigionamento globale. Sino a qualche mese fa l’orientamento era quello di mantenere una qualità costante, riducendo al contempo i costi in ogni fase. Per la maggior parte delle aziende, questo ha comportato una concentrazione significativa della produzione, in determinate aree geografiche e a favore di pochi fornitori.

Risultato? Il Covid-19 ha bloccato la Cina e la catena di distribuzione si è rotta. Vi è quindi la necessità di avere forniture distribuite in più aree geografiche, mantenendo ovviamente delle economie di scala. Potremo magari assistere alla nascita di piattaforme globali, capaci di utilizzare tecnologie avanzate (5G, robotica, IoT e blockchain) per collegare gli acquirenti con i fornitori in modo affidabile attraverso una vera “rete di approvvigionamento”.

Parlando di post Covid-19 e innovazione, è ipotizzabile pensare ad un’accellerazione nel processo di innovazione e produzione di droni e auto a guida autonoma, che saranno chiamati a rispondere alla crescente domanda dei prodotti online: nei prossimi anni, le richieste degli uffici logistici, potrebbero superare di gran lunga il numero di conducenti necessari per soddisfarle.

Proprio Amazon e AliBaba, potrebbero essere tra i primi ad utilizzare queste nuove modalità di consegna (che potrebbe essere il sistema di fornitura più complesso del prossimo decennio).

Conclusioni su Covid-19 e innovazione

Non sappiamo precisamente cosa prevede il futuro in campo di innovazione. Tantomeno conosciamo oggi, quali saranno le nuove modalità di fruizione di contenuti o di approvvigionamento di prodotti e servizi. La cosa certa è che questo periodo complesso, lascerà degli strascichi evidenti, nei comportamenti delle persone e nel modo di rapportarsi tra loro.

Non possiamo sapere se sarà un periodo migliore o peggiore. Possiamo però affermare che sarà sicuramente diverso, che bisognerà prepararsi ad affrontarlo, innovando le proprie aziende, formandosi al tempo stesso, per non rimanere “alla finestra”, osservando l’ascesa dei competitor.

In poche parole… il momento è ora! Ci vuole determinazione, grinta e coraggio. Soprattutto… lo si deve volere (ma veramente)!

Alla prossima!
Antonio