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Errori di ortografia: impara a captarli… come Consuelo.

Tempo di lettura: 4 minuti

Quando si parla di errori di ortografia (o forse potremmo chiamarli “orrori”) siamo tutti bravi a puntare il dito contro “questo e quello”. In realtà l’errore è dietro l’angolo, sempre, e per tutti (me compreso, ovviamente) che possono essere evitati però, con dei piccoli accorgimenti.

Scrivere, diciamocelo, non è facile. Scrivere correttamente… lo è ancora meno. Ma non è neanche difficile. Nel senso che, imparate le regole, tutto diventa tremendamente semplice.

Errori di ortografia sul Web

Gli strafalcioni che si leggono su internet e sui social, credo facciano “contorcere Dante nella tomba” ogni giorno. È come se alla gente non importasse del modo e della forma. È come se internet fosse “qualcosa a parte” (non è raro, leggere o ascoltare frasi da paura come… “tanto è internet”, “tanto è un post di facebook”)

Agghiacciante è poi leggere post di aziende (più o meno grandi) o addirittura intere campagne pubblicitarie, che riportano evidenti errori ortografici (come se il controllo finale delle bozze, non fosse un passaggio obbligatorio per tutti i professionisti che fanno o vogliono fare seriamente questo lavoro).

Per queste ultime, il “danno” provocato da un semplice errore ortografico, può essere causa di perdite economiche importanti. Mi riferisco ovviamente a quel “danno d’immagine” che mina profondamente la reputazione dell’azienda stessa.

Per non parlare del significato della frase, che può essere anche completamente diverso, inserendo o meno una virgola, un apostrofo o un accento. Qualche esempio?

  • La frase “si può vivere d’istanti” è simile a “si può vivere distanti” ma ha un significato completamente diverso.
  • Anche “siamo arrivati alla meta” non ha lo stesso significato di “siamo arrivati alla metà”
  • E infine “mentre Paola salta il cancelletto, cade” non ha lo stesso significato di “mentre Paola salta, il cancelletto cade”.

L’utilizzo corretto delle parole, della punteggiatura e degli spazi, ti descrive agli occhi del tuo pubblico. Vedo spesso abusare di puntini di sospensione e punti esclamativi. Vedo spesso trenini di frasi separate esclusivamente da tre puntini (…) che diventanto anche infiniti puntini (………..) chissà poi perchè.

Magari per enfatizzare, qualche volta (non più di una in un testo) ci può stare anche qualche “licenza di scrittura”, ma questo non può e non deve diventare la regola.

Se vuoi dare una buona immagine di te, devi scrivere bene, utilizzare un buon italiano, essere comprensibile e assicurarti che tutto sia corretto, revisionando attentamente qualsiasi testo prima di pubblicare.

Errori di Ortografia: come fare a non sbagliare?

L’errore di ortografia continuo (ovviamente corretto da qualcuno) ti porta a non sbagliare più. È il motivo per cui l’insegnante d’italiano, dalle scuole elementare in poi, ha sempre sottolineato e cerchiato in rosso tutti gli errori che trovava sui compiti: aiutava a memorizzarli, per non incappare più in quello stesso errore.

Al giorno d’oggi, ciò che può salvarti da una figuraccia cosmisca è l’utilizzo associato e costante, di uno “strumento divino” e della “miccia” che lo infiamma: sto parlando del “Santo Google” e della la tua indomabile curiosità! Ecco le tue armi per combattere l’ignoranza, imparare ed evitare gli errori di ortografia.

Quando non sai come scrivere qualcosa o quando sei incerto su una parola specifica… corri su Google e scatena la tua curiosità.

  • obiettivo oppure obbiettivo?
  • qual’è oppure qual è? (sempre senza apostrofo!)
  • ha o a?
  • è oppure e?
  • un po’ oppure un pò?
  • d’accordo o daccordo? (sempre con l’apostrofo)
  • purtroppo o pultroppo?
  • proprio o propio?
  • sopratutto o soprattutto? (sempre con 4 “t”)

Devi essere curioso. Se avrai sempre come alleata la curiosità, sarà proprio lei a cercare nuove risposte, sarà lei ad aiutarti a non sbagliare ed evitare la maggior parte degli errori.

Il problema non è sbagliare (siamo esseri umani, l’errore è da mettere in conto). Il vero problema (e danno d’immagine) è perseverare nell’errore, rimanendo nell’ignoranza.

La storia di Consuelo e degli errori di ortografia

C’è poi chi, sin da bambina, riesce a sviluppare delle “doti particolari”, sfruttando proprio gli insegnamenti ricevuti nei primi anni di scuola. Parlo di Consuelo Perin, una studentessa di MpowerMarketing, che riesce a “captare gli errori” in maniera veloce, quasi istantanea direi.

Nel suo speciale “Mondo Verde” cura in modo maniacale la forma (oltre che la sostanza), dedicando tanto tempo alla revisione di quanto scrive quotidianamente.

Ricordo ancora quei fogli a righe tutti scritti con penna blu o nera che puntualmente consegnavo al mio prof d’italiano e che dopo meno di una settimana mi venivano restituiti con un sacco di segni rossi.

Ogni volta mi chiedevo se era possibile che io ancora non fossi in grado di scrivere un bel tema senza che quella maledetta penna rossa rovinasse tutti i miei pensieri.

Ed ogni volta la risposta era la stessa: “impegnati di più perché sei un disastro in italiano e la colpa è solo tua”.

Probabilmente poi questa cosa nella mia testa l’ho ripetuta talmente tanto all’infinito che ogni giorno mi ritrovo io a correggere in modo virtuale in rosso ogni cosa che leggo.

Parlo dei testi di libri stampati in milioni di copie, articoli che trovo sul web, pubblicità sotto gli occhi di tutti su riviste, maxi schermi o volantini trovati per strada, per non parlare dei titoli a scorrimento utilizzati dai telegiornali che nel leggerli incappando negli errori mi fanno pure perdere il filo della notizia.

Premetto, la mia non è una sorta di “sono più intelligente di altri”, no, anzi ho paura certe volte a far notare gli errori proprio per non ricevere insulti e sentirmi dire che sono pignola.

Semplicemente trovo che a me farebbe veramente piacere se qualcuno mi facesse notare un errore fatto magari per la semplice troppa fretta nel pubblicare qualcosa.

E poi, quanto bella e scorrevole è la lettura di un testo, di un libro o di una locandina se ogni vocabolo è al proprio posto.

Senza notare che un testo corretto ci rende molto professionali e soprattutto permette a chi legge di concentrarsi su quello che sta facendo senza farsi distrarre dagli errori che possono scovare i suoi occhi.

In definitiva io consiglio sempre due cose:
• la prima è quella di rileggere con il pensiero
• la seconda è di rileggere tutto di nuovo ma a voce alta.

(entrambe le ho eseguite ovviamente anche con questo testo, ormai per me è un’abitudine)

Bastano pochi secondi per ottenere un risultato unico ed altamente professionale, e soprattutto permette a chi sta dall’altra parte di ricevere il nostro messaggio chiaro proprio com’era lo scopo che ci eravamo prefissi.

Conclusioni

Ha ragione Consuelo: bastano davvero pochi secondi e un pizzico di curiosità per ottenere un risultato davvero entusiasmante.

Devi lasciar andare via la paura di sbagliare, concentradoti sulle giuste azioni da fare: riuscirai così ad evitare di compromettere tutto il lavoro di ricerca e scrittura e darai alla tua comunicazione, una forma davvero professionale e maledettamente attraente.

Alla prossima!
Antonio