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Apple: comunicazione rivoluzionaria

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Partono oggi i “venerdì del brand”. Ogni venerdì analizzerò le dinamiche di comunicazione di piccole aziende o grandi multinazionali. L’obiettivo è quello di approfondire e studiare tutto quello che può rendere “unico” un brand. Non potevo, ovviamente, non aprire questa rubrica con l’azienda che ha rivoluzionato, negli anni, la comunicazione: Apple.

La comunicazione di Apple è da se sempre stata innovativa e per certi versi rivoluzionaria. L’azienda di Cupertino ha stravolto le nostre vite, fornendoci strumenti che mai prima avremmo pensato di utilizzare e disegnando un nuovo mercato a cui tutti, competitors e consumatori, si sono dovuti adeguare.

Dal 1984 (anno in cui ha lanciato il suo primo Macintosh) Apple regala veri e propri modelli di comunicazione e pubblicità, facendo crescere esponenzialmente i suoi ricavi. Nell’ultimo trimestre del 2019, Apple ha fatto registrare il suo personale record assoluto di ricavi grazie ai suoi servizi, ai nuovi AirPods Pro e soprattutto, grazie alle vendite stratosferiche dei suoi iPhone. 

Sia le vendite che i guadagni dei tre mesi chiusi a dicembre 2019, si sono rivelate ben al di sopra delle previsioni di Wall Street e anche la previsione delle entrate per il trimestre successivo, è migliore delle proiezioni degli analisti.

La Apple è un colosso mediatico capace di monopolizzare per ore o addirittura giorni interi, i maggiori feed di news

È ovvio che qui non parliamo esclusivamente del calibro dei suoi articoli. Nessuno mette in dubbio la qualità del prodotto o le peculiarità tecnologiche e innovative ma anche altre aziende producono “aggeggi simili“, piazzandoli sul mercato a prezzi molto più competitivi. 

Cosa distingue quindi Apple da tutti i suoi competitors, quindi?

È la comunicazione. Apple è a mio avviso, l’esempio lampante di come una buona comunicazione possa posizionare un marchio sul mercato e permettere di determinare il prezzo a cui vendere i propri prodotti. 

Apple non vende prodotti e tanto meno fa spot pubblicitari: Apple racconta storie e ci insegna come fare storytelling in modo corretto per incrementare le vendite.

Chi ricorda il sensazionale spot del 1984 in cui Apple presentò al mondo il suo personal computer Macintosh? La clamorosa pubblicità (diretta da Ridley Scott) andò in onda durante il Super Bowl ai tempi in cui il consiglio di amministrazione di Apple odiava i video, definiti da Walter Isaacson come “il peggior affare che avessero mai visto”.

Era già tutto chiaro… sin dal 1984!

“Think Different”, l’amato slogan di Steve Jobs! Pensa diversamente… è la filosofia innovativa di Apple, carica di positività e speranza.

Apple da sempre trasmette la voglia di osare, di provarci, di uscire fuori dal coro e distinguersi ed è tutto quello che realmente i clienti acquistano in uno store Apple.

Gli strumenti tecnologici Apple permettono di fare la differenza e la comunicazione della multinazionale di Cupertino racconta proprio questo, attraverso i volti di gente comune. Il consumatore che guarda uno spot Apple, si rivede in quella gente e immagina (con ardente desiderio), tutto quello che potrebbe realizzare acquistando quel nuovo gioiellino tecnologico. 

È quella classica “acquolina in bocca” che fa crescere la voglia di recarsi presso uno store fisico e acquistare il prodotto. E questo perchè Apple lavora proprio sui valori, su ciò che lo strumento permette di realizzare, sui limiti che possono essere superati, sull’impossibile che diventa assolutamente possibile

Apple NON divulga semplici messaggi pubblicitari. Apple ha creato negli anni un vero e proprio status sociale, in cui milioni di persone si rivedono sposandone ideali e valori. E nel tempo, anche altre aziende hanno deciso di adottare questa tipologia di strategia di comunicazione

Avremo modo e tempo, nelle prossime uscite di questa rubrica, di parlarne ampiamente e analizzare singolarmente ognuna di esse.

Comunicazione… senza prodotto!

Il prodotto si vede sempre meno, ma d’altronde è così già dai lontani anni Ottanta, quando lo slogan di Apple era ancora “The Power To Be Your Best”.

All’epoca, gli spot ricevettero feroci critiche perchè non “pubblicizzavano” i Macintosh nello specifico, ma i personal computer in generale. Inutile dire che Apple era troppo avanti rispetto a quello che il mercato si aspettava e quelle pubblicità ebbero un successo stratosferico.

Apple è da sempre in controtendenza con quello che propone il mercato. Esce fuori dagli schemi imponendosi come alternativa (ad alto costo) a tutto ciò che già esiste, tenendo però ben in mente il bisogno finale del consumatore.

L’invito all’acquisto è quindi un tutt’uno con il messaggio informativo, fuso completamente al desiderio di “essere diverso”, di “poter realizzare cose inimmaginabili”, di “poter avere il pieno controllo in un mondo completamente nuovo e inesplorato”.

Chi acquista un prodotto Apple, non acquista solo un PC, un telefonino o delle cuffiette. Chi acquista Apple sposa completamente i valori appena citati. È “affamato e folle” almeno quanto lo era il suo creatore.

Questo vuol dire creare una brand reputation spaziale. Questo significa comunicare in modo costante e programmato, inserendo nei propri messaggi una “vagonata” di creatività per rendere unica l’informazione.

Quando senti dire da “qualche genio” che lo storytelling è roba passata o una gran perdita di tempo, portalo ad analizzare la storia della Apple.

Mostrali i dati di crescita e fai notare la quantità di mela-dispositivi attualmente presenti in tutto il mondo: parliamo di oltre 1,5 miliardi di strumenti Apple utilizzati attivamente a livello globale (in continua crescita) con prezzi di vendita sempre più alti, anno dopo anno (l’ultimo modello, AirPods Pro, è stato messo in vendita a ottobre 2019 per $249, ben $90 in più rispetto alla versione precedente).

No! Non parliamo esclusivamente di “vendita di prodotti”. È qualcosa che va oltre al singolo oggetto tecnologico. È voglia di essere un “mela-utente”, di utilizzare quelli strumenti e sentirsi parte di qualcosa di più grande.

È il valore del brand, creato negli anni con dedizione, impegno e grinta dalla casa di Cupertino. Tutto questo ci insegna che per imporsi in un mercato, vi sono vari modi di comunicare e oggi, possiamo affermare con estrema certezza, che Apple, è riuscita a farlo con grande maestria.

Alla prossima!
Antonio