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“Information Gain” di Google e SEO: cosa cambia e perché è importante

Tempo di lettura: 5 minuti

Attenzione cambia tutto! Google ha introdotto un nuovo concetto chiamato “Information Gain” per migliorare il modo con cui valuta i contenuti nelle sue ricerche. E se ti stai chiedendo cos’è Information Gain nella SEO, ti do immediatamente la risposta: è una valutazione sotto forma di punteggio, che indica la quantità di informazioni nuove e utili contenute in una pagina web. Già. Se vuoi approfondire e scoprire cosa vuol dire esattamente e come influenzerà le nostre strategie SEO, questo articolo è quello che ti serve. Buona lettura 😉

Information Gain: Un Nuovo Approccio alla Pertinenza

Tradizionalmente, Google ha utilizzato le parole chiave per determinare il ranking delle pagine. Più una pagina era “ottimizzata” per una determinata parola chiave, più aveva la possibilità di salire nei risultati di ricerca. Con “Information Gain” Google vuole superare questa semplice logica e considerare invece la qualità aggiuntiva delle informazioni rispetto ad altre fonti già presenti.

Immagina di scrivere un articolo su “Come coltivare le piante in giardino”. Secondo il vecchio approccio, bastava inserire il termine “coltivare piante in giardino” il maggior numero di volte, insieme a contenuti correlati, per aumentare le possibilità di posizionamento. Ora, con Information Gain, non basta più essere generici o ripetere semplicemente le stesse informazioni. Bisogna offrire qualcosa in più che altri articoli simili non hanno. Google vuole che ogni contenuto porti vero valore aggiunto: nuovi dettagli, prospettive uniche o informazioni non presenti altrove.

Il Nuovo Contesto di “Information Gain”

“Information Gain” è stato originariamente sviluppato per migliorare le risposte date dagli assistenti automatici, come chatbot e assistenti vocali. Google ha introdotto un sistema che assegna un punteggio in base a quanto siano realmente nuove le informazioni di una pagina e quante “novità” ci siano nella stessa rispetto a ciò che l’utente ha già visto. L’obiettivo rimane sempre quello di mostrare nei risultati di ricerca, le pagine che meglio rispondono alla domanda corrente, ma non solo quello: ora la sfida è di presentare risultati che possano intercettare anche le successive necessità informative dell’utente e che quindi abbiano più informazioni, più idee e spunti di riflessione originali all’interno.

Ad esempio, se qualcuno cerca “Come migliorare la SEO”, potrebbe ricevere una risposta iniziale su ottimizzazioni di base, ma “Information Gain favorirebbe poi i contenuti che aggiungono ulteriori dettagli sulle più recenti tendenze SEO o strategie avanzate, non ripetendo le nozioni basilari già viste e riviste. Vuoi un esempio pratico?

SEO… alla vecchia maniera

Se stai scrivendo un articolo su “Come fare la pizza perfetta in casa”, potrebbe essere sufficiente spiegare i passaggi principali, come preparare l’impasto, stendere la pasta e cuocere la pizza in forno. Potresti includere anche consigli generali sulle temperature e sui tempi di cottura, simili a quelli presenti su molti altri siti di ricette.

SEO… con “Information Gain”

Per scrivere un articolo su “Come fare la pizza perfetta in casa” con un approccio “Information Gain” invece, potresti aggiungere dettagli che non sono trattati comunemente. Ad esempio, potresti includere un confronto tra diversi tipi di farine e il loro effetto sull’impasto, spiegare l’importanza del riposo dell’impasto e come il cambiamento della temperatura ambientale, influenzi la lievitazione. O ancora, potresti fornire una vera e propria guida su come ottenere una consistenza croccante, usando una pietra refrattaria. Questi approfondimenti specifici aggiungono valore che altri articoli più generici, evidentemente non possono fornire.

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SEO: Cosa Cambia per i Content Creators

Il cambiamento che Google impone è fondamentale: i contenuti devono essere costruiti in modo da offrire valore aggiunto e non solo una sequenza di parole chiave. Ecco alcune buone pratiche per aggiungere valore ai tuoi contenuti. Tienile a mente quando inizierai a scrivere il tuo nuovo articolo:

  • Utilizza contenuti multimediali: puoi aggiungere valore arricchendo il contenuto con elementi visivi, come infografiche, video tutorial o persino audio. Queste tipologie di contenuto aggiungono una dimensione diversa rispetto a quanto offerto dai competitors.
  • Focalizzati sugli approfondimenti: parti con l’idea che ogni nuovo contenuto deve aggiungere qualcosa di significativo rispetto a ciò che è già disponibile. È utile fare una ricerca su cosa è già presente online per poi aggiungere ulteriori elementi, come statistiche aggiornate, case studies o esempi pratici.
  • Progetta contenuti per l’utente: non pensare solo a come posizionarti meglio rispetto agli altri ma a come rispondere meglio alle esigenze reali del tuo pubblico. Cosa cercano le persone subito dopo aver trovato la risposta iniziale? Quale domanda si porranno subito dopo? Questa è la chiave del concetto di “Information Gain”.

Information Gain… in pratica!

Ad esempio, adesso ti starai chiedendo come fare ad intercettare le domande successive a quelle iniziali. Ti rispondo direttamente in questo articolo, facendoti un esempio pratico. Qualche mese fa stavamo lavorando sul progetto di Beatrice, titolare di Krila Design, azienda con sede a Recanati, nelle Marche, che produce sistemi di illuminazione di design (fa delle cose bellissime, andate a sbirciare il suo sito!).

L’obiettivo era quello di creare una strategia capace di intercettare un determinato target di persone negli Stati Uniti (mercato d’interesse per Beatrice, che si poneva l’obiettivo appunto di esportare i suoi prodotti artigianali, 100% Made in Italy, negli USA). La strategia ovviamente prevedeva la creazione di contenuti digitali capaci di far conoscere il prodotto, di raccontare una storia ma soprattutto di rispondere a domande specifiche.

Ed è qui che un approccio più informativo e meno commerciale, ci ha fatto scendere in profondità, ricercando altre possibili domande che potevano porsi le persone, dopo la primissima iniziale. Dai semplici contenuti che potevano intercettare query tipo: “lampade di design da giardino”, siamo passati all’idea di creare contenuti con informazioni più dettagliate che potessero rispondere a domande più specifiche (come ad esempio: “quanti paletti luminosi prevedere per un giardino di xx metri quadri”). Ma non ci siamo fermati solo dando l’informazioni, bensì mostrando esempi concreti di altre istallazioni.

Ecco che un approccio di questo tipo, permette all’utente di ottenere delle informazioni che sicuramente non potrebbe trovare altrove. Tanto quanto lo sono, se ci pensi, le informazioni che stai leggendo in questo articolo! Già… stai leggendo un articolo scritto in ottica “Information Gain” 😉

Implicazioni per le Strategie Future

“Information Gain” è una nuova sfida per chi lavora nel mondo della SEO e del content marketing, un’opportunità pazzesca per distinguersi dalla massa. I creator di contenuti che sapranno adottare questo approccio, avranno una marcia in più rispetto agli altri che rimarranno ancorati ai vecchi metodi di fare SEO. Con il cambiamento in atto, sarà sempre più difficile “truffare” il sistema con il semplice “elenco di parole chiave” inserite a chili negli articoli. Google vuole contenuti che rispondano realmente alle domande degli utenti, che possano stimolare ancor più la curiosità e la ricerca di informazioni.

Information Gain - Antonio Mariggiò

Aggiungere Valore Come Nuova Priorità

Per tutti coloro che lavorano con il web, questo è un richiamo a rivedere le proprie strategie. Puntate alla qualità del contenuto, assicuratevi di raccontare l’argomento inserendo nuovi spunti di riflessione e da nuovi punti di vista. E poi, cosa più importante, assicuratevi di offrire informazioni che non siano già state trattate esaustivamente altrove. Per vedere i propri contenuti nelle prime posizioni dei risultati di ricerca, insomma, bisognerà impegnarsi davvero tanto nella creazione di contenuti di vero valore per gli utenti (proprio come fa Glossier da tempo).

Questo è un esempio di come Google stia costantemente cercando di migliorare l’esperienza utente, premiando i siti web che mettono al primo posto le necessità informative del pubblico. Con “Information Gain”, diventa essenziale essere dei veri esperti del proprio settore, fornendo conoscenze e competenze che nessun altro può offrire.

Non è più solo questione di “quanto” contenuto, ma di “quale” valore aggiuntivo sai dare ai tuoi lettori.

E voi, siete pronti a scrivere i vostri articoli in ottica “Information Gain”?
Seguitemi per altri spunti sulle evoluzioni del digital marketing.

Alla prossima!
Antonio