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Meno è meglio: ecco perché devi specializzarti!

Tempo di lettura: 3 minuti
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In questo articolo analizzo il concetto del “meno è meglio”, visto da due punti di vista diversi: l’utilità di lavorare con il metodo “less is more” e la percezione che genera la scelta di questa tecnica, nei tuoi potenziali clienti.

Credo che il “voler far tutto e per tutti” sia uno dei grandi limiti di chiunque si approcci per la prima volta a un nuovo mercato, a un nuovo business, sia offline che online. Alla domanda fatidica: “a chi ti rivolgi?” la risposta è praticamente ormai scontata e spontanea: “a tutti!” (e nella mia mente, scaturisce la classica e ormai consueta esclamazione: “perfetto, iniziamo bene!”)

Se mentalmente hai risposto anche tu “a tutti”, ti invito a leggere attentamente questo mio articolo. Ti mostrerà perché il concetto “meno è meglio” è davvero vincente.

Meno è meglio: perché?

“Voglio essere davvero originale nella mia comunicazione, voglio che siano i clienti a scegliere me, per la mia professionalità, per ciò che offro.”

Ok, lo ammetto: anche questa l’ho sentita pronunciare più e più volte. La perplessità diventa certezza (negativa ovviamente) quando, chiedendo di cosa si occupino nello specifico questi personaggi, viene vomitato giù il mondo intero di competenze (magari anche solo millantate).

Tutto questo, purtroppo (per loro…), fa scaturire nella mente del potenziale cliente, un unico e solo pensiero: “signori e signore, ecco il tuttofare, il tutto-so-io o anche detto… tuttologo”.

Come fai a proporti come professionista di un settore specifico se nello stesso tempo rivolgi la tua offerta a chiunque e decidi di puntare su “millemila” competenze da sviolinare appena una persona ti chiede: “di cosa ti occupi?”

L’altra sera mi ha fatto davvero riflettere (e sorridere, lo ammetto) una persona presente in una delle due squadre del programma Ciao Darwin, condotto da Paolo Bonolis e in onda su Canale 5. Più o meno a metà trasmissione, il brillante conduttore ha rivolto appunto la fatidica domanda ad un curioso 50enne: “lei, dica… di cosa si occupa?”.

L’allegro signore, forse pensando di far bella figura, ha risposto più o meno così: “sono un attore, regista, sceneggiatore, produttore. Ho lavorato per diverse case cinematografiche americane e mi occupo anche di scrivere format per lo spettacolo e la tv.”

Non ricordo a memoria la sequenza di “competenze e mansioni” del poliedrico signore intervistato, ma l’esclamazione di Paolo Bonolis ben descrive il risultato di una simile pratica e la percezione generata verso l’esterno: “ah però… e basta? Null’altro?”

È chiaro che fare tanto di tutto, NON ti specializza (e tantomeno ti posiziona) in nulla di specifico. Sei un “tuttofare” insomma, qualcuno cioè che cerca di fare “di tutto un po‘”. Intendiamoci: la mia non vuole essere una critica, un insulto o qualsiasi pensiero denigratorio che può venir in mente leggendo queste parole. Vuole essere invece un invito a riflettere.

Meno è meglio: specializzati e guadagna di più!

Se vuoi essere davvero originale ed essere scelto dai tuoi potenziali clienti devi sposare il concetto del “meno è meglio”, comunicando in modo professionale quello che sai fare. In MpowerMarketing insegno proprio questo: in sole 6 settimane, riceverai tutti gli strumenti, i contenuti da pubblicare sui social e le strategie per raggiungere il tuo obiettivo e distinguerti davvero “dalla massa”.

Pensa a un medico generico e a uno specialista.

Facciamo un esempio: se hai un leggero ma persistente prurito alla mano, la prima idea è quella di consultare il tuo medico generico che ti prescriverà magari un farmaco o una crema per alleviare il fastidio.

Il costo che sosterrai sarà relativamente basso (in Italia, in realtà e per fortuna, abbiamo il servizio sanitario nazionale che assolve questo genere di “spese mediche e/o controlli”).

Immagina però se il fastidioso prurito non intenda alleviarsi e la cosa persista per settimane. A quel punto dovrai per forza rivolgerti a uno specialista (si chiama così proprio perché è specializzato in quello e solo in quello). Il dermatologo, a questo punto, ti prescriverà una terapia più specifica (ed efficace) e tu, dovrai pagare sicuramente di più rispetto al medico generico per quella consulenza.

Grazie a questo semplice esempio, è facile comprendere quanto sia importante specializzarsi in ciò che si fa se si vuole guadagnare di più. Ma non si tratta esclusivamente di guadagno. Qui parliamo di posizionamento nella mente delle persone, di reputazione nel tuo campo, di competenze specifiche e non generiche rivolte a persone ben definite.

Ecco perché “meno è meglio”: lavorerai focalizzato su qualcosa di molto specifico, senza disperdere energie in prodotti/servizi poco profittevoli e che distolgono l’attenzione dal tuo focus (facendoti sostanzialmente perdere solo tanto tempo e denaro).

Conclusioni

Se vuoi essere originale, se vuoi essere scelto tra tanti… devi essere specifico! Devi offrire qualcosa che gli altri non offrono o farlo in modo totalmente nuovo (vedi l’esempio della pizza più cara del mondo).

Devi comunicare in modo professionale le tue capacità, le tue abilità e come puoi risolvere le problematiche di un target specifico di persone. Non puoi essere originale se ti rivolgi “alla qualunque”. Non puoi posizionarti e guadagnare le cifre che sogni, se continui a fare il “tuttofare”.

Adotta il sistema “meno è meglio”, impara a dire di NO a tutto quello che potenzialmente ti fa perdere solo tanto tempo e apprendi velocemente come fare a posizionarti nel tuo mercato di riferimento.

Come già detto, se vuoi evitare di perdere soldi e tempo in inutili tentativi fai-da-te, in MpowerMarketing (in sole 6 settimane) trovi tutto quello che ti serve, sei guidato step-by-step e puoi finalmente raggiungere i tuoi obiettivi (che per ora, sono solo uno splendido miraggio nella tua testa).

Ma, sono convinto che resteranno tali, ancora per poco! Tocca solo a te prendere la decisione: restare fermi (quindi tornare sostanzialmente indietro) o muoversi e fare azione? Ti aspetto in Academy!

Alla prossima!
Antonio