Perchè le email finiscono in SPAM? - Ecco la Soluzione! - Antonio Mariggiò

Perché le tue email finiscono in spam (e cosa fare subito per evitarlo)

Tempo di lettura: 4 minuti

Quando le tue email finiscono in spam, non è mai un caso. È un messaggio chiaro: qualcosa nella tua comunicazione è percepito come indesiderato, non sicuro o poco professionale. E se stai cercando di costruire relazioni online, ogni email che non arriva a destinazione è un’occasione persa. In questo articolo analizziamo cause e soluzioni al problema e anche uno strumento potentissimo (Bouncer) per risolvere in modo facile e autonomo il problema.

Il problema spiegato in parole semplici

Che tu stia inviando una newsletter, una campagna commerciale o un messaggio transazionale, il risultato non cambia: se l’email finisce nella cartella spam, è come se non fosse mai stata inviata. Questa è la realtà con cui dobbiamo fare i conti.

I provider (Gmail, Outlook, Yahoo) filtrano miliardi di email ogni giorno. E spesso il tuo messaggio viene bloccato per errori banali ma frequenti: mittente non autenticato, contenuti sospetti, destinatari disinteressati o liste non aggiornate.

Le cause principali dell’invio in spam

1. Autenticazione mancante o incompleta

Ogni email che invii dovrebbe dichiarare chiaramente chi è il mittente. Gli standard come SPF, DKIM e DMARC aiutano i provider a verificare che tu sia davvero chi dici di essere. Non sono concetti complessi: basta configurare correttamente alcune impostazioni sul tuo dominio (il sito da cui invii le email) o farti aiutare da un tecnico.

2. Reputazione dell’IP compromessa

Se il sistema da cui invii le email è stato usato in passato per fare spam (magari da altri utenti della stessa piattaforma), rischi che le tue comunicazioni vengano bloccate in partenza. È come avere un vicino di casa rumoroso che rovina la reputazione dell’intero condominio.

3. Contenuti “spammy”

Se il tuo messaggio sembra troppo pubblicitario, il filtro anti-spam lo intercetta. Usa un linguaggio naturale, evita le promesse miracolose e i toni urlati. Pensa a come scriveresti ad un contatto reale, con rispetto e chiarezza.

4. Liste di contatti non qualificate

Inviare email a chi non ti ha mai chiesto di riceverle è come suonare a caso i campanelli in un palazzo. Rischi che ti chiudano la porta in faccia. Meglio una lista più piccola ma realmente interessata.

5. Interazioni scarse o nulle

Se le persone non aprono, non cliccano e non rispondono, i provider interpretano questo come disinteresse. Serve lavorare su oggetto, timing e contenuto per migliorare il coinvolgimento.

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Come uscire dalla cartella spam (e non tornarci più)

1. Verifica il tuo dominio

Anche se non sei un tecnico, puoi chiedere al tuo sviluppatore o provider di posta di configurare le protezioni base. È un passo fondamentale per farti riconoscere come mittente affidabile.

2. Ripulisci le tue liste

Ogni tanto fai pulizia: rimuovi indirizzi che non interagiscono da mesi o che risultano errati. Un piccolo sforzo che migliora la tua reputazione e riduce i rimbalzi.

3. Controlla cosa invii

Fai test su oggetto, lunghezza, tono. Inserisci una chiara possibilità di disiscrizione. Le persone devono sentire di avere il controllo.

4. Monitora e migliora con costanza

Non limitarti a inviare. Osserva cosa funziona, cosa no. I piccoli aggiustamenti portano i risultati migliori nel tempo.

Le tue email finiscono in spam? Ecco lo strumento che ti aiuta

Tra i migliori tool per verificare se le tue email finiscono in spam prima dell’invio c’è Bouncer, una piattaforma di verifica e recapito delle email riconosciuta per la sua facilità d’uso, elevate prestazioni e per le sue forti misure di sicurezza.

Ti permette di:

  • Verificare la qualità della tua lista contatti
  • Prevedere se l’email verrà segnalata come spam
  • Ottenere suggerimenti tecnici per migliorare deliverability

È intuitivo, veloce e ti aiuta a evitare errori prima che sia troppo tardi. Usarlo regolarmente è come farsi un check-up prima di una maratona.

Sento tantissimi titolari di piccoli e-commerce, lamentarsi di aperture bassissime sulle loro newsletter. E spesso i problemi provengono proprio da liste e-mail obsolete e mai aggiornate. Scommettiamo che con qualche test sulle tue liste (proprio con Bouncer), scoprirai anche tu tantissimi indirizzi praticamente vecchi ed inutilizzabili? Una volta ripulita la lista e rivista la struttura delle email, sono convinto che riuscirai a raddoppire il tasso di apertura in pochissimo tempo.

Le email finiscono in spam? Basta

Non basta scrivere una buona email. Serve che arrivi, venga letta e generi una reazione. La cartella spam è il tuo primo nemico. Ma con gli strumenti giusti e un po’ di disciplina, puoi batterla e dire basta alle email che finiscono in spam.

Ogni email è una possibilità: di educare, ispirare, vendere. Non sprecarla.

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Alla prossima!
Antonio

FAQ & RIASSUNTO BREVE

Come faccio a sapere se le mie email finiscono in SPAM?
Puoi usare strumenti di test come Bouncer per simulare un invio e vedere dove finisce il messaggio.

Quanto influisce il contenuto nel far finire la mia email in SPAM?
Moltissimo. Parole, formattazione e link sono analizzati dai filtri anti-spam.

Basta avere una lista pulita per evitare lo SPAM?
No, ma è un ottimo inizio. Serve anche autenticazione, reputazione e contenuti di qualità.

Posso risolvere tutto da solo?
Sì, se hai un minimo di dimestichezza tecnica. Ma spesso chiedere supporto (o usare tool come Bouncer) è il modo più efficace e rapido per ottenere subito degli ottimi risultati.