SEO Immagini - Trucco svelato - Antonio Mariggiò

SEO immagini: trucco (sottovalutato) per far trovare il tuo sito su Google

Tempo di lettura: 6 minuti

Ti sei mai chiesto se le immagini del tuo sito stanno aiutando davvero il tuo posizionamento su Google o se lo stanno ostacolando clamorosamente? Google ha rilasciato proprio qualche giorno fa un piccolo ma potentissimo aggiornamento alle sue best practice SEO immagini: consiglia a tutti di usare lo stesso URL per ogni immagine, anche quando vengono pubblicate in pagine diverse.

Un trucco semplice che può migliorare notevolmente la velocità, abbassare il carico sul server e far risparmiare prezioso “budget di scansione” a GoogleBot – con benefici concreti sulla visibilità e sull’esperienza utente.

Se vuoi approfondire, continua a leggere: ti darò qualche consiglio utile per migliorare le prestazioni del tuo sito, anche se non sei un webmaster esperto o un programmatore.

Perché Google vuole un URL solo per immagine?

Immagina Google come un bibliotecario che ogni giorno deve catalogare milioni di pagine e file multimediali. Se trova la stessa foto con indirizzi diversi, la tratta come risorsa nuova a ogni occorrenza, sprecando tempo e risorse.

  • Crawl budget: ogni sito ha un numero massimo di richieste che GoogleBot può fare in un dato periodo. Immagina di avere un numero limitato di biglietti al giorno da consegnare a Google: ogni volta che Google visita una pagina o scarica un file, consuma uno di quei biglietti. Se la stessa immagine è presente con URL diversi, Google spreca tempo e biglietti per riscaricarla da zero, invece di riconoscerla subito. Questo riduce il tempo e le risorse che potrebbe dedicare a parti più importanti del tuo sito.
  • Cache più intelligente: un singolo URL aiuta browser e CDN a memorizzare il file, riducendo i tempi di caricamento per il visitatore finale. Immagina di dover spiegare ogni volta a un tuo collaboratore dove trovare una foto: se la salvi sempre nello stesso posto, ci arriverà in un attimo. Se invece ogni volta gli cambi la cartella, perderà tempo a cercarla da capo. Con le immagini del tuo sito è la stessa cosa: un URL fisso permette a browser e servizi di caching di trovarle subito, senza sprechi
  • Indice più pulito: Google Immagini non si “impantana” in duplicati, riconosce subito che è lo stesso asset e ne valorizza l’autorità. Pensa a quando, in una libreria fisica, trovi lo stesso libro piazzato su scaffali diversi con copertine leggermente cambiate: ti confonde, ti fa perdere tempo e ti fa dubitare su quale sia l’originale. Con un solo URL, invece, Google capisce subito qual è l’immagine principale e le dà maggiore valore nelle ricerche visive.

Tutto questo genera pagine che si aprono più velocemente, una navigazione fluida che riduce i tassi di abbandono e migliora l’esperienza percepita. E si traduce ovviamente in una maggiore soddisfazione dell’utente, che rimane più a lungo sul sito e interagisce di più con i contenuti.

Di conseguenza, aumentano le probabilità che Google riconosca la qualità del sito e ne premi la visibilità nei risultati di ricerca, generando un flusso più costante e qualificato di traffico organico.

SEO Immagini: 2 consigli pratici (anche se non sei uno “smanettone”)

Molti siti internet sono oggi costruiti in WordPress. Purtroppo la funzione che consente di disattivare la creazione di URL separati per le immagini in WordPress non è direttamente disponibile nelle impostazioni di WordPress stesso, ma può essere gestita tramite plugin SEO come Yoast SEO e Rank Math. Vediamo insieme come settare entrambi in modo corretto.

1° consiglio: i plug-in Yoast SEO & Rank Math

In Yoast SEO, è possibile disattivare le pagine degli allegati multimediali, che sono pagine generate automaticamente da WordPress per ogni file multimediale caricato. Disattivando queste pagine, gli URL degli allegati verranno reindirizzati direttamente al file multimediale.

Per fare ciò, segui questi semplici passaggi:

  1. Accedi al tuo pannello di amministrazione di WordPress.
  2. Nel menu laterale, vai su Yoast SEO > Impostazioni.
  3. Clicca su Avanzate e poi su Pagine dei media.
  4. Disattiva l’opzione Abilita pagine dei media.

In Rank Math, è possibile ottenere un risultato simile, abilitando l’opzione di reindirizzamento degli allegati.

Ecco come fare:

  1. Accedi al tuo pannello di amministrazione di WordPress.
  2. Nel menu laterale, vai su Rank Math > Impostazioni generali > Link.
  3. Abilita l’opzione Reindirizza allegati.

Questo reindirizzerà gli URL degli allegati direttamente al file multimediale, evitando la creazione di URL separati per le immagini. Queste impostazioni aiutano a mantenere un unico URL per ogni immagine, migliorando la coerenza e l’indicizzazione da parte di Google.

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2° consiglio: SEO Immagini responsive (senza cambiare url)

Se usi WordPress, Shopify o un qualsiasi page builder moderno, non preoccuparti del codice. Molto probabilmente il sistema si sta già occupando per te del caricamento delle immagini ottimizzate per ogni dispositivo. Il tuo compito sarà solo quello di mantenere sempre lo stesso nome di file e la stessa posizione dell’immagine all’interno del tuo sito.

Che sia in formato JPG, WebP o PNG, non duplicare o rinominare il file per ogni pagina o versione del sito. Questo permette ai browser di riconoscere e caricare la risorsa corretta in modo più rapido e a Google di indicizzarla senza confusione. Se hai un tecnico o un web designer, puoi semplicemente chiedergli: “Voglio ottimizzare la SEO per le immagini: puoi verificare che tutte abbiano lo stesso URL ovunque?”

Monitoraggio e risultati: come controllare l’impatto

Anche se non hai esperienza tecnica, è importante sapere che oggi esistono strumenti semplici, spesso gratuiti, che ti permettono di capire se gli sforzi fatti per migliorare il tuo sito stanno funzionando davvero. Monitorare i risultati significa osservare alcuni segnali chiari che indicano se Google “gradisce” di più le tue pagine.

Ecco 3 strumenti facili da usare (o da far usare al tuo tecnico di fiducia) per avere un quadro completo.

  • Google Search Console: puoi usare questo strumento gratuito di Google per controllare come il tuo sito viene “visto” e analizzato. Nella sezione Statistiche di Scansione (Crawl Stats), puoi trovare un grafico che ti mostra quante volte Google ha richiesto i tuoi file, incluse le immagini. Se applichi gli accorgimenti di cui abbiamo parlato, potrai notare una diminuzione delle richieste duplicate alle immagini, segno che il sito è più pulito e leggibile per Google.
  • PageSpeed Insights: anche questo è uno strumento gratuito di Google che ti permette di vedere quanto è veloce il tuo sito e cosa rallenta il caricamento delle pagine. Ti basterà inserire l’indirizzo del tuo sito e ottenere un punteggio da 0 a 100. Due dei parametri più importanti sono:
    • “Servizio risorse” che indica se le immagini e gli altri file si caricano in modo intelligente;
    • “Time To First Byte” cioè quanto tempo passa prima che la prima informazione della pagina venga caricata.
  • Analisi interna: forse non hai mai sentito parlare di strumenti come Screaming Frog o Sitebulb, ma sappi che esistono dei tools come questi che analizzano in profondità ogni pagina del tuo sito, aiutandoti a trovare errori, duplicazioni e problemi nascosti. In questo caso specifico, ti permettono di vedere se lo stesso file immagine viene caricato con indirizzi diversi. Puoi chiedere al tuo tecnico di eseguire una scansione del sito e fornirti un report.

Migliorare questi aspetti con immagini ottimizzate e URL coerenti può aiutare davvero tanto il tuo sito internet ad andare più veloce, anche su smartphone più lenti. L’obiettivo per la SEO immagini è di assicurarsi che ogni immagine sia caricata sempre dallo stesso percorso, ovunque venga mostrata, per rendere il sito più ordinato e “leggibile” anche e soprattutto per Google.

Tecniche tradizionali di ottimizzazione delle immagini

Oltre alla consistenza dell’URL, le tecniche tradizionali di ottimizzazione SEO immagini, restano fondamentali:

  • Formati moderni: adotta formati avanzati come WebP o AVIF per una compressione più efficiente senza perdita di chiarezza, in linea con l’attenzione di Google alla velocità e alla compatibilità mobile.
  • Nomi di file descrittivi: utilizza nomi di file chiari e descrittivi, per aiutare i motori di ricerca a comprendere il contenuto senza affidarsi solo all’attributo alt.
  • Testo alternativo (Alt Text): inserisci testi alternativi significativi e concisi, non solo parole chiave, per migliorare l’accessibilità agli utenti con disabilità e fornire indizi semantici a Google.
  • Qualità e dimensione del file: trova l’equilibrio tra qualità visiva e peso del file; immagini troppo pesanti rallentano il caricamento, penalizzando l’esperienza utente e il posizionamento.

Qualche precisazione importante

  • Traduzioni e localizzazioni: se il tuo sito è in più lingue, non è necessario creare una nuova immagine con un URL diverso per ogni versione. Usa sempre la stessa immagine, ma modifica il testo alternativo (quello che descrive l’immagine per chi non può vederla, come i non vedenti o i motori di ricerca). Cambiare solo il testo alternativo è sufficiente per far capire a Google in quale lingua stai comunicando. Su WordPress, esistono tanti plug-in per la traduzione veloce.
  • Versioni temporanee: se cambi visivamente l’immagine in modo importante (ad esempio aggiungendo scritte promozionali, sconti o elementi grafici stagionali), considera quella come una nuova immagine a tutti gli effetti. In questi casi, ha senso assegnare un URL diverso, perché Google vedrà quella come un contenuto differente.
  • Strumenti avanzati: se hai un sito con tante immagini (pensa a un e-commerce o a un sito editoriale), esistono soluzioni che ti aiutano a gestirle tutte in modo ordinato e coerente. Questi strumenti si chiamano DAM (Digital Asset Management) e servono per avere tutto sotto controllo, senza confusione di URL. Un esempio è Cloudinary, che aiuta anche a mantenere sempre la qualità delle immagini alta e i tempi di caricamento bassi.

Conclusioni SEO Immagini

Mettere in pratica queste indicazioni richiede pochi minuti, ma può fare la differenza sul lungo periodo: velocità, efficienza e performance SEO immagini al top. Non serve diventare programmatori: bastano pochi click o una rapida verifica con il tuo team tecnico. Se vuoi approfondire (più tecnicamente) l’argomento, visita la pagina dedicata degli sviluppatori di Google.

Vuoi vedere come questi accorgimenti si riflettono sui tuoi dati e approfondire altri trucchi SEO? Contattami per una consulenza, analizzeremo insieme la tua situazione e creeremo un piano su misura.

Buona ottimizzazione e… URL unico sempre!

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Alla prossima!
Antonio