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QR-Code: come crearlo e utilizzarlo nel business

Tempo di lettura: 5 minuti

Me lo hanno chiesto in tanti e, soprattutto in questo periodo post-lockdown, diventa essenziale per evitare “contatti diretti” con menù, documenti e altro. Di cosa sto parlando? Ma del QR-Code! Quel “quadratino” simile ad un codice a barre che può essere utilizzato in più ambiti.

QR-Code: la storia

Il predecessore del QR-Code è stato proprio il codice a barre (quello con le classiche linee orizzontali nere), nato nel 1974 per mano della Wrigley, che lo applicò per la prima volta su un pacchetto di gomme da masticare alla frutta esotica.

Wrigley Codice a Barre - Antonio Mariggiò

Questa tipologia di codice, però, non può contenere più di 20 caratteri alfanumerici (quindi un numero limitato di combinazioni). Ovviamente, nell’era digitale in cui viviamo, l’era dei Big Data, queste informazioni “non sono sufficienti, non bastano più”.

La soluzione? Beh… un “quadratino magico” stile Cubo di Rubick ma bidimensionale, un codice a barre scansionabile in modo veloce, da ogni smartphone o tablet, più efficiente e di qualità: il QR-Code, capace di contenere informazioni sia in orizzontale che verticale, 350 volte “più capiente” rispetto ai codici a barre lineari.

Il QR-Code trasmette informazioni in base alla disposizione e ogni componente scuro o chiaro rappresenta una richiesta specifica del codice binario composto da 0 e 1.

QR-Code: come generarlo

Adesso che abbiamo compreso esattamente di cosa si tratta, analizziamo nello specifico le tipologie di QR-Code e come generarne uno.

In rete ci sono tantissimi servizi che permettono di creare un QR-Code personalizzato (sia nel puntamento che nella parte grafica). Personalmente trovo completo , che permette di creare velocemente e gratuitamente i tuoi QR-Code originali. Vediamo come funziona.

, ci si accorge subito delle potenzialità della piattaforma e della schermata iniziale, semplice, chiara e intuitiva. La creazione del QR-Code è divisa in 3 semplici step:

  1. Scelta del Tipo di Dati da collegare al QR-Code
  2. Inserimento del Tipo di Contenuto e del Puntamento allo stesso
  3. Personalizzazione del Qr-Code

1. Scelta del Tipo di Dati

Il primo step consiste nella scelta del tipo di dato che si vuole far scaricare o che si intende far visualizzare all’utente finale. Nella schermata, si nota subito la quantità di opzioni disponibili, messe a disposizioni dal sito:

  • URL Sito Web – Link diretto alla Home Page del Sito o a una delle pagine interne allo stesso, landing page o prodotto dell’e-commerce
  • YouTube – Link al Canale o a uno Video del tuo canale Youtube
  • File Immagine – Link Diretto a un file formato JPG, PNG o GIF caricato in piattaforma (max 10 mb)
  • File PDF – Link Diretto a un file formato PDF caricato in piattaforma (max 5 mb)
  • Posizione su mappa – Indirizzo Google Map o Latitudine/Longitudine
  • Twitter – Link a Profilo Twitter o a Post
  • LinkedIn – Link a Profilo LinkedIn o Post
  • Instagram – Link a Profilo Instagram
  • Facebook – Link a Pagina Facebook o a Post
  • Download App – Link per Download App su iTunes App Store, Google Play, Windows Marketplace o BlackBerry App World Link
  • Skype Call – Chiamata diretta tramite Skype
  • Dropbox – Link diretto a file o cartelle in Dropbox
  • iTunes – Link a Canzoni, Album, Artisti, App, ecc.)
  • Testo – Visualizzazione di un testo (max 10.000 caratteri)
  • FourSquare – Link a posizione su FourSquare
  • Numero di Telefono – Link per chiamata telefonica rapida
  • SMS – Link per invio veloce di SMS, con messaggio pre-compilato
  • Indirizzo E-mail – Link contenente un indirizzo e-mail
  • E-mail – Link per invio veloce di e-mail, con testo pre-compilato
  • Informazioni di Contatto – Link contenente una vCard o meCard
  • Biglietto da Visita Digitale – Link a informazioni personali come Nome, Cognome, Profili Social, ecc.
  • Partecipazione ad Evento – Link per registrarsi ad un evento (con compilazione di dati come check-in, numero di sala, ecc.)
  • Evento – Link con informazioni su un evento specifico
  • Wi-fi Login – Link veloce con credenziali per utilizzare rete wifi
  • PayPal – link per pagamento veloce con PayPal
  • BitCoin – link per pagamento veloce con BitCoin

2. Inserimento del Tipo di Contenuto e del Puntamento allo stesso

Una volta scelto il tipo di dato associato al QR-Code, nella seconda parte della creazione, vengono visualizzati i campi da riempire con le informazioni specifiche. Ovviamente, tipologia e quantità di campi da riempire, variano in base al tipo di contenuto scelto nello step uno.

Se, ad esempio, la scelta è quella di linkare il QR-Code ad un URL specifico, l’unico campo da compilare nello step due sarà quello, appunto, dell’URL a cui indirizzare l’utente una volta scansionato il QR-Code.

Se viceversa, abbiamo intenzione di far visualizzare il nostro biglietto da visita o farci inviare del denaro, semplicemente inquadrando il QR-Code, allora i campi da compilare saranno molti di più rispetto all’esempio precedente.

3. Personalizzazione del QR-Code

In questa terza e ultima parte della creazione del QR-Code, ci permette di scegliere lo stile del “quadratino magico”.
Si possono selezionare, ad esempio:

  • le dimensioni
  • la risoluzione
  • il colore del QR-Code stesso
  • il colore della cornice
  • il colore di sfondo (anche trasparente)
  • il tipo di forma
  • il livello di “correzione d’errore”
  • il tipo di file

È addirittura possibile inserire il proprio logo aziendale all’interno del Qr-Code, per personalizzare davvero al 100% il proprio Codice QR. Il logo (da caricare in JPG, PNG o GIF) verrà automaticamente centrato dalla piattaforma e ottimizzato in base al QR-Code scelto.

Infine, permette di stampare direttamente il nuovo QR-Code creato, inviarlo via mail o creare una versione “graficamente più bella e accattivante” del codice, inserendo sullo sfondo una clip-art (anche animata). Questo tipo di personalizzazione renderà davvero evidente il codice creato e non sarà più esclusivamente, un “quadratino bianco e nero”.

QR-CODE

Come utilizzare un Codice QR in modo davvero intelligente

I QR-Code possono essere di due tipi: statici e dinamici. La particolarità di questa seconda tipologia di codici, è proprio quella di poter essere “modificati” nel tempo (al contrario di quelli statici).

Il principio fondamentale dei codici QR è che l’immagine del codice stesso è una rappresentazione grafica diretta dei dati che contiene. Questo ovviamente pone un grande limite allo strumento: la modifica dei dati codificati nel codice, altera di conseguenza, anche l’immagine del codice QR (che presenta quindi un problema significativo se l’URL del sito Web a cui deve essere collegato, ad esempio, deve essere aggiornato).

Come fare, quindi, ad aggiornare le informazioni in un codice QR che è già stato pubblicato? Con i QR-Code dinamici che, oltre ad avere un’immagine meno densa per via dell’URL breve a cui puntano (e quindi più affidabile per la scansione), offrono funzionalità aggiuntive come analisi delle scansioni, protezione con password, re-indirizzamento basato sul dispositivo e gestione degli accessi.

I QR-Code dinamici prolungano quindi notevolmente la vita di ogni singolo codice QR, poiché, una volta pubblicati, possono essere modificati a piacimento, senza necessità di dover sostituire l’immagine stessa, ogni volta che se ne cambia il “contenuto” o la tipologia di dato.

La stessa immagine del QR-Code può essere quindi distribuita “praticamente sempre” e, in base alla necessità, può essere ri-assegnata come e quando si vuole: puoi, ad esempio, collegarla al tuo sito Web questa settimana, a un video di YouTube la prossima settimana, alla tua pagina Facebook la settimana successiva, ecc. ecc. o a diverse pagine di offerte o coupon sul proprio sito Web man mano che ogni nuovo programma promozionale viene rilasciato nel tempo.

Conclusioni

È chiara, quindi, la potenzialità di tale strumento, già nella sua “versione statica”. Inserirlo sui menù all’entrata del locale, ad esempio, può favorire una più veloce e snella gestione della prenotazione. Idem nelle varie applicazioni per cui può essere utilizzato (dato il numero di tipologie di contenuto a cui può puntare, offerte proprio da piattaforme come ).

Il mio consiglio è quello di integrarlo nelle proprie strategie, soprattutto considerando la peculiarità che ogni dispositivo mobile, può facilmente decodificarlo, accedendo semplicemente all’applicazione specifica sul device o addirittura, direttamente alla fotocamera stessa del cellulare.

Uno strumento così potente (nella sua versione dinamica ancora di più), utilizzato per tracciare i dati e per indurre gli utenti ad azioni specifiche, non può che essere utilissimo per strategie volte alla gestione veloce delle richieste dei clienti (tramite puntamento a WhatsApp Business per esempio), alla vendita diretta sul web o alla diffusione veloce di offerte e promozioni.

Alla prossima!
Antonio