Ci sono brand che riescono a creare delle vere e proprie connessioni emotive con i consumatori. Sono i love brand, ovvero i marchi che riescono a generare un rapporto di amore e fedeltà con i clienti (e gli utenti), che va oltre i prodotti, i servizi e le scelte razionali.
Ci sono marchi che riescono ad arrivare “dritti al cuore” dei consumatori e in cui gli stessi desiderano riconoscersi. Amano “il marchio”, lo osannano, lo difendono e lo consigliano. Sono “portatori sani d’amore” verso il brand.
La teoria dei love brand permette anche di riflettere su come si generi realmente la decisione d’acquisto: sono spesso le emozioni, infatti, che spingono all’acquisto e non le ragioni logiche (come erroneamente si può pensare). Ed ecco quindi spiegato perché le “connessioni emotive” con i consumatori, giocano un ruolo centrale e determinante (che alla fine differenzia un love brand da un semplice brand).
I brand… amabili!
Tutti noi sappiamo che le persone sono sui social per passare il tempo e per la curiosità di sapere “cosa accade” nella vita di amici e parenti. Mi sembra abbastanza inutile sottolineare (ancora una volta) che pubblicare continuamente offerte commerciali o i meravigliosi prodotti offerti dall’azienda serva a poco e abbia un appeal completamente diverso rispetto, ad esempio, alla foto di un amico che racconta il suo ultimo incontro ravvicinato con un canguro, durante l’ultimo viaggio in Australia.
Alla gente piace emozionarsi. Le persone sono felici quando vedono la propria dolce metà o quando passano del tempo con i propri figli neonati. Ognuno di noi si trova a proprio agio quando è in buona compagnia: pensiamo a una cena con i colleghi di una vita, a una partita di calcetto con gli amici o a un pomeriggio passato a far shopping con l’amica del cuore.
È tutto merito dell’ossitocina, quello speciale neurotrasmettitore capace di favorire qualsiasi relazioni amorosa e sociale e in grado di abbassare completamente i livelli di stress e di ansia. Beh… è lo stesso ormone che si attiva ogni volta che desideriamo un oggetto o che vediamo un brand in cui ci riconosciamo.
Abbiamo parlato qualche tempo fa di Apple e di Coca-Cola, due brand maestri in questo e che sanno benissimo come fare a “emozionare” il proprio pubblico, creando quel senso di benessere nei consumatori. Non si tratta più del “semplice prodotto” ma di un legame forte, della fedeltà assoluta verso il marchio, del senso di appartenenza ad un determinato gruppo, dell’adrenalina nel possedere o utilizzare l’oggetto e difenderlo “a spada tratta”, nonostante tutto e tutti, critiche comprese.
Come diventare un love brand
Diventare un love brand richiede tempo e programmazione “chirurgica” delle attività di comunicazione da svolgere, online e offline.
Il mio consiglio immediato? Beh… evitare di dire continuamente quello che si fa e concentrarsi invece sul racconto di come e perché lo si fa. Bisogna essere d’ispirazione per il proprio pubblico, comunicando in modo autentico e originale. Oggi, anche grazie ai social, è facile comprendere quando un utente “parla” in modo autentico o viceversa quando “mente” spudoratamente.
Leggo sempre più spesso post “falso-informativi” (li chiamo così perché sembrano davvero essere come le fake news). Sono quei messaggi in cui “si fa solo finta di dare vere informazioni” ma che realmente continuano solo a urlare: “compra-compra-compra”. Succede spesso per chi si occupa di network marketing e non ha una vera e propria strategia di comunicazione.
La formula, solitamente è questa:
“Ieri ho fatto questa “azione X”, che mi ha portato questo “risultato Y”. Sono contentissimo e già tante persone stanno traendo vantaggio, come me, di questa scelta. Contattami che te ne parlo…”
Gli utenti se ne accorgono. La gente non è stupida!
Se ti stai chiedendo ancora perché la tua attività non decolla, come mai il tuo business è in stallo e per quale razza di motivo la gente non ti cerca, non ti scrive e/o non ti contatta… beh, la risposta potrebbe essere che non stai comunicando, non ti stai facendo amare!
Stai solo urlando come un venditore al mercato della frutta!
Se vuoi davvero far crescere la stima nei tuoi confronti e costruire un rapporto duraturo con chi ti segue, devi necessariamente essere onesto e sincero e puntare sulle emozioni e sulle connessioni emotive.
Impara dai grandi. Guarda Apple ad esempio. Ma davvero pensi che riesca a creare l’attesa e le lunghe code fuori dai negozi ogni volta che lancia un nuovo prodotto, esclusivamente “intasando” le bacheche degli utenti e le caselle mail di soli messaggi commerciali?
È come voler credere che la gente vada in palestra, SOLO per amore degli strumenti, delle panche e dei bilancieri e non per la reale motivazione che può essere invece quella di tenersi in forma, dimagrire o fare attività fisica.
Utopia… pura utopia! Continua a crederci…
Alla prossima!
Antonio
Formatore sui temi del Marketing Digitale per TheVortex e per la prestigiosa 24Ore Business School, è nell’albo dei formatori Promos Italia, Agenzia Italiana per l’Internazionalizzazione. Autore del libro bestseller Amazon “Calamite Digitali”, Fondatore dello Studio Pubblicitario Quattrocolori. Consulente Marketing ed Esperto di Social Media. Marito di Mariagrazia. Papà di Alessandro. Creativo. Dinamico. Ottimista.